Continua
il percorso del DDL 698 "Norme per il riconoscimento della professione e
disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle attività della
subacquea industriale", sia all’ARS che fuori dall’aula parlamentare.
In data 23.06.2014 è scaduto il termine per la presentazione degli
emendamenti; quelli presentati sottolineano ancora di più che questo
disegno di legge si applica alle attività della subacquea al servizio
dell’industria, che vengono realizzate al di fuori delle aree portuali,
già regolamentate dai tre Decreti Ministeriali del 13 gennaio 1979
"Istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale",
del 31 marzo 1981 "Integrazioni al D.M. 13/01/79 istituzione della
categoria dei sommozzatori in servizio locale" e del 2 febbraio 1982
"Modificazioni al decreto ministeriale 13 gennaio 1979 istitutivo della
categoria dei sommozzatori in servizio locale".
Stante le dichiarazioni del primo firmatario della proposta di legge,
durante una sua intervista su media news extra in onda sul canale 19 del
digitale terrestre (che si può vedere qui: https://www.youtube.com/watch?v=DQR8P57h3s8
) “il DDL 698 ha superato la fase della commissione e si inserirà nel
contesto finale della votazione in aula, per essere legge a tutti gli
effetti”
Va considerato inoltre che ad oggi, dal 1997, sono state presentate al
parlamento nazionale ben 13 proposte legislative, con ben 2 proposte
presentate durante la legislatura attuale, il Disegno di Legge n. 320
presentato il 26 Marzo 2013 al Senato dal Senatore Aldo Di Biagio e il
Disegno di Legge n. 807 presentato il 18 aprile 2013 alla Camera,
dall’On. Mario Caruso, sul destino degli ultimi due esprimo la mia
perplessità sulla riuscita, tenendo conto dei tempi ma anche dei
contenuti, visto che ancora una
volta riportano problemi non risolti dai
disegni di legge presentati durante le legislature precedenti. Inoltre,
i loro contenuti sono molto distanti da quello che il DDL 698 cerca di
normare, cioè la parte del riconoscimento di percorsi formativi validi
ed accettabili in ambito internazionale, in tal senso esso ha tutte le
caratteristiche per risolvere la problematica del riconoscimento delle
certificazioni Italiane, perché il DDL include fra gli articoli
esattamente quanto richiesto affinchè tali certificazioni rientrino nel
gota delle certificazioni riconosciute.
Ma anche fuori dalle aule parlamentari non mancano le occasioni per
discutere sul DDL 698, nel mese di ottobre sarà presentato nel corso di
una tavola rotonda durante il XXI congresso della SIMSI (Società
Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica), dal titolo “Quali prospettive
pone il DDL 698 - Regione Sicilia (norme per il riconoscimento della
professione e disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle
attività subacquee industriali)? Quale è il ruolo del medico subacqueo?
moderatore: F. P. Sieli; partecipano: Assessorato Sanità Regione
Sicilia, A. Bolognini, D. Cartabellotta, M. L. Cavallo, M. Chines, C.
Costanzo, R. M. Infascelli, M. Kouvakis, On. S. Lentini (Vice Presidente
Commissione Attività Produttive ARS – Sicilia), E. P. Reale
(Assessorato Agricoltura sviluppo rurale e pesca mediterranea Regione
Sicilia).
Per la buona gestione di un cantiere offshore, vanno applicate tre
tipologie di standard - assolutamente diverse fra di loro, ma nello
stesso tempo, anche, complementari
Esse sono:
- Standard Formativi (IDSA) (IDSA rappresenta l'unica didattica nella subacquea industriale a livello internazionale, cosi come in ambito sportivo abbiamo diverse didattiche PADI, CMAS, SSI, ecc.)
- Standard Operativi (IMCA), applicabili nel cantiere (qui rientra anche la normativa UNI 11366 “Sicurezza e tutela della salute nelle attività subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell’industria - Procedure operative”)
- Standard di Sicurezza (HSE) (non necessariamente HSE_UK)
Per il buon funzionamento di un cantiere offshore è intuitivo che le tre
tipologie di standard devono coesistere.
Il DDL 698, già nel suo titolo: "Norme per il riconoscimento della
professione e disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle
attività della subacquea industriale" affronta la problematica di
regolamentare gli Standard Formativi, lasciando gli Standard Operativi e
gli Standard di Sicurezza, a quanto esiste attualmente in ambito
Europeo ed Internazionale. Questo è evidente all’articolo 6 comma 2 del
DDL 698: “Gli interventi di cui al comma 1 dovranno essere conformi nei
contenuti agli standard internazionalmente riconosciuti
dall’International Diving Schools Association (IDSA) e, per le parti
eventualmente operate presso le imprese di cui al comma 3 dell’articolo
2, alle prescrizioni e linee guida fissate dalla normativa UNI 11366
“Norme per la sicurezza e la tutela della salute nelle attività
subacquee ed iperbariche professionali al servizio dell’industria” e sui
controlli che devono essere effettuati per il rispetto di obblighi e
requisiti generali in materia di salute sicurezza ed ambiente (HSE),
anche in conformità alle linee guida di International Marine Contractors
Association (IMCA)”
.
Forse le imprese Italiane che operano nel mondo offshore non dovrebbero
perdere l’opportunità di partecipare alla tavola rotonda sul DDL 698,
durante il congresso della SIMSI, che li vedrà successivamente coinvolte
in prima persona nella sua applicazione, dopo la trasformazione in
legge, considerando anche la levatura professionale delle persone che
già si sono iscritte ad intervenire.
Il programma completo del XXI
Congresso della SIMSI, può essere scaricato, anche da qui: http://www.cedifop.it/XXI_SIMSI(def).pdf
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